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mercoledì 26 agosto 2015

ACCOLTELLAMENTO IN RIVA VENA: " A XE SOLO UNO STRISSETTO "

fondamenta canal San Domenico - ripresa aerea le sirene spiegate dei mezzi delle forze dell’ordine e di un’autoambulanza che mercoledì mattina sono entrate nella fondamenta di San Domenico a sirene spiegate hanno destato attenzione e preoccupazione da parte di molti residenti che hanno subito pensato al peggio. In effetti c’è stato un accoltellamento tra due chioggiotti.. “ a xe stà un strissetto su de un brasso, niente de che “ ha riferito un testimone che probabilmente ha assistito alle medicazioni effettuate dagli operatori sanitari ed in effetti nessuno, per fortuna, è stato ricoverato in ospedale. Anche se l’episodio è da derubricare ad una lite tra due persone sicuramente alterate per qualche birra di troppo c’è da dire che i due chioggiotti sono ancora una volta protagonisti di fatti di cronaca nera,in particolare uno dei due sarebbe il tipo sorpreso mesi fa ad appiccare fuoco al cantiere che c’è in val da Rio, in quella occasione, per alcune circostanze, riportò più di qualche frattura. Furti di biciclette elettriche, incendi dolosi, accoltellamenti...speriamo che non ci siano seguiti più tragici.

sabato 18 luglio 2015

ENNESIMO ARRESTO DI BRENTAN ROBERTO - QUESTA VOLTA LA VITTIMA E' LA MADRE

ancora un arresto per Brentan Roberto Nella giornata di ieri, gli agenti del Commissairato di P.S. di Chioggia hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dal Magistrato di Sorveglianza di Venezia nei confronti di un uomo abitante nella frazione di Cà Bianca, dell’età di 54 anni, Brentan Roberto , noto alle Forze dell’Ordine per i suoi numerosi precedenti penali e per le sue intemperanze poste in essere sia nei confronti del vicinato che dei suoi familiari. Difatti, proprio a seguito dell’ennesimo comportamento aggressivo compiuto nei confronti dell’anziana madre nella serata di giovedì 16 luglio, quando l’uomo, in preda ai fumi dell’alcol, l’aveva minacciata ed aveva danneggiato una finestra della propria abitazione, i poliziotti del Commissariato clodiense sono stati chiamati ad intervenire dalla donna per placare l’agitazione del figlio. E, proprio nella circostanza dell’intervento, gli operatori di Polizia hanno trovato l’energumeno in uno stato di manifesta ubriachezza ed accertato che l’anziana viveva in uno stato di paura nei confronti del figlio proprio a causa degli abusi di alcol ai quali questo si lasciava spesso andare. Per di più, un analogo intervento finalizzato a frenare le violenze dello stesso uomo era stato eseguito dagli agenti anche il giorno precedente, allorchè la vittima della condotta aggressiva era stata nella circostanza una vicina di casa al settimo mese di gravidanza. Pertanto, considerato che il tipo stava già scontando una misura alternativa alla detenzione che prevede l’osservanza di una serie di prescrizioni, compresa quella dell’astinenza da alcolici, per B.R. è scattata automaticamente la segnalazione della sua condotta sregolata al Magistrato di Sorveglianza di Venezia per la violazione degli obblighi ai quali era sottoposto e, di conseguenza, nel pomeriggio di ieri è stato tradotto nel carcere veneziano di S. Maria Maggiore. Una veduta di Ca'Bianca

mercoledì 13 maggio 2015

DENUNCIATA 40 ENNE CHIOGGIOTTA PER FURTO DI UN ROLEX D'ORO

Scoperta a tempo di record e denunciata per furto aggravato dagli agenti del Commissariato di P.S. di Chioggia una donna del posto che si è resa autrice della sottrazione di un orologio d’oro in un’oreficeria del centro storico. Nella mattinata di ieri, poco dopo le ore 9:00, una quarantenne chioggiotta è entrata all’interno di una nota gioielleria del centro cittadino e, eludendo la distrazione di uno degli esercenti, riusciva ad impossessarsi con un’azione repentina di un orologio d’oro del valore di oltre 5.000,00 Euro che era stato temporaneamente depositato sul bancone per essere riparato. Immediatamente dopo la sottrazione, la donna si portava in un vicino negozio di “compro oro” ove vendeva l’orologio realizzando poco più di un migliaio di Euro, non prima di aver tratto però in inganno l’esercente asserendo che l’oggetto apparteneva alla propria famiglia e dando di conseguenza anche il consenso allo smontaggio dell’orologio. Nel frattempo gli operatori di polizia, avvisati del furto dal titolare della gioielleria, avevano modo di visionare le immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza del negozio e, nella circostanza, riconoscevano all’istante la donna in quanto già conosciuta per pregresse vicende familiari, portandosi così nell’abitazione della donna per contestarle l’azione furtiva. Una volta all’interno del Commissariato di P.S., la donna, tra le lacrime, ammetteva la sottrazione e consegnava, dietro pressanti sollecitazioni degli investigatori, anche una parte del ricavato dalla vendita dell’orologio, corrispondente a quasi la metà del corrispettivo, senza però fornire credibili giustificazioni circa la spendita della somma di denaro mancante. Al termine delle formalità, la donna veniva deferita alla competente Autorità Giudiziaria oltre che per “furto aggravato” anche per “truffa” a seguito del raggiro ai danni del negozio “compro oro”. i portici del centro storico di chioggia

DENUNCIATO UN 53 ENNE CHIOGGIOTTO PER TRUFFA, RICETTAZIONE E SOSTITUZIONE DI PERSONA

I Carabinieri della Stazione di Stra (VE), a seguito di una brillante operazione, hanno denunciato per truffa, ricettazione, falsità materiale e sostituzione di persona un chioggiotto di 53 anni, già noto alle FF.OO. L’uomo alla fine del mese di aprile 2014 utilizzando un documento di identità opportunamente falsificato inserendo la propria fotografia su un documento intestato ad altra persona, attraverso un annuncio su un sito di vendita, acquistava da una persona residente in provincia di Venezia un orologio ROLEX del valore di quasi tremila euro pagandolo con un assegno anche questo falsificato, completamente inesistente. Gli accertamenti e le indagini condotte dai militari della Stazione di Stra permettevano di identificare l’uomo che aveva compiuto la truffa e l’ A.G. concordando con le risultanze investigative emetteva a carico dello stesso decreto di perquisizione domiciliare. I militari di Stra eseguivano la perquisizione presso l’abitazione dell’uomo che permetteva di rinvenire un assegno bancario oggetto di furto ed una successiva perquisizione presso un appartamento fuori Chioggia in uso alla persona permetteva di rinvenire la somma in contanti di quasi euro 7.000 e vari orologi di prestigiose marche tra cui un ROLEX, anelli e collane di dubbia provenienza che ritenuti frutto di attività illecite venivano sequestrate unitamente alla somma di denaro. All’interno dell’abitazione venivano identificate una coppia di persone: una di anni 40 e l’altra di 50 anni, già noti alle FF.OO., domiciliati in quell’appartamento che ritenuti complici del chioggiotto venivano denunciati in stato di libertà per ricettazione. Il materiale sequestrato rimarrà custodito presso il Comando Stazione di Stra al quale eventuali parti lese possono rivolgersi per riconoscere oggetti di loro proprietà asportati e/o oggetto di truffa. Sarà possibile inoltre consultare il sito www.carabinieri.it nella sezione dedicata agli oggetti rinvenuti ove verranno inserite le foto degli oggetti rinvenuti.

giovedì 30 aprile 2015

RAPINA ALLA SALA SLOT DI VALLI LAS VEGAS

la sala slot di valli las vegas
Rapina alla sala slot di Valli, stesso copione di quello accaduta alla sala slot Luna Rossa di via Marco Polo, un uomo, volto travisato, si è fatto consegnare l'incasso e se ne andato con tranquillità. Il tutto è accaduto nel primo pomeriggio di giovedì. Ulteriori aggiornamenti in seguito
La rapina e' avvenuta alle 13.30 un uomo, con il volto travisato e' entrato nella sala slot con un qualchecosa di appuntito. Probabilmente già sapeva che a quell'ora c'era un solo addetto, nella sala non c'era nessun cliente. Il malvivente si è' fatto consegnare il denaro ( 2.000 euro) ed è scappato dopo aver chiuso nel bagno il dipendente della sala slot. Dal circuito della video sorveglianza i carabinieri hanno poi constatato che il rapinatore era arrivato con un motorino.

lunedì 20 aprile 2015

RECUPERATO IL CORPO DI UN ANNEGATO AI CAVANIS


Ritrovato il corpo di un uomo che galleggiava nel canale della Cava ( tra la ferrovia e l'istituto dei padri Cavanis ) intervenuti carabinieri, vigili del fuoco e automedica. L'uomo era in acqua da qualche giorno, non si tratta di un chioggiotto, dovrebbe trattarsi probabilmente di un Siriano. Circola delle ipotesi che possa essere stato trasportato da una delle navi del porto commerciale ma sono solo voci tutte da confermare. ulteriori approfondimenti in seguito




Un corpo in avanzato stato di decomposizione è stato trovato lunedì pomeriggio nel canale della Cava, tra l’aera ferroviaria di Chioggia e l’istituto dei Padri Cavanis. Qualcuno ha segnalato l’avvistamento del corpo ai vigili del fuoco che poi hanno allertato l’arma dei carabinieri, sono intervenuti anche i sanitari che hanno effettuato la constatazione legale del decesso. Si tratterebbe di un Siriano dell’87 - lo riferisce il comandante della stazione dei carabinieri di Chioggia, Andrea Mattei - la cui scomparsa è stata denunciata poche settimane fa dal comandante della nave mercantile AL HANI ( battente bandiera del Togo) che al momento della partenza non lo aveva più ritrovato a bordo, dalle condizioni del corpo però non ne possiamo avere la certezza “. Il poveretto indossava ancora indumenti compatibili con un’attività da lavoro, compreso scarpe anti infortunistiche, solo l’autopsia potrà stabilire le cause della morte. Il corpo si trova attualmente all’obitorio dell’ospedale di Chioggia a disposizione del gip. Dalla stessa nave erano mancati all’appello in quattro, di cui due avevano chiesto asilo politico al commissariato di polizia. La nave AL HANI

venerdì 17 aprile 2015

LADRI BLOCCATI DALLA POLIZIA DOPO INSEGUIMENTO A CA'PASQUA

Nella mattinata di mercoledì 15 aprile, un equipaggio del Commissariato di Chioggia, è stato impegnato in un movimentato inseguimento di un’auto sospetta. La Volante stava eseguendo un’attività di perlustrazione del comprensorio di Chioggia, al fine di prevenire il fenomeno dei reati predatori, che spesso avvengono nelle ore mattutine, quando le abitazioni sono lasciate incustodite dai rispettivi proprietari per recarsi al lavoro o fare la spesa. Gli agenti, in divisa e dotati di auto con colori d’istituto, si collocavano in una zona periferica della città, sottoponendo a controllo diversi veicoli in transito. Verso le ore 10,00 intimavano l’alt ad un’autovettura che, invece di ottemperare all’invito di arrestarsi, aumentava la velocità, tentando di eludere il controllo. Gli operatori salivano rapidamente a bordo del veicolo di servizio e si ponevano all’inseguimento dell’autovettura che, a velocità elevata, procedeva in direzione Cavarzere. La Volante, con non poca difficoltà, riusciva ad indirizzare il veicolo in fuga in una strada isolata di penetrazione agraria, in zona “Ca’ Pasqua”, evitando così pericoli per gli altri utenti della strada. A questo punto, gli agenti riuscivano a bloccare l’auto, intimando ai due soggetti che erano a bordo, di scendere dal veicolo. Nel frattempo giungevano, a rinforzo, gli operatori del settore Anticrimine del Commissariato. Il successivo accurato controllo dei due fuggitivi e del veicolo in loro possesso, consentiva agli agenti del Commissariato di appurare che si trattava di due persone, con a carico numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, residenti nel padovano. Gli stessi viaggiavano a bordo di un’autovettura, alla quale erano state apposte le targhe di un altro veicolo. All’interno dell’auto, in un borsone, venivano recuperati numerosi arnesi atti allo scasso, guanti, torce elettriche, chiavi per l’apertura di abitazioni e quadri elettrici. Inoltre i soggetti erano in possesso dei documenti di circolazione di un autocarro, per il quale, ad inizio mese, era stata presentata denuncia di furto in provincia di Padova. In merito, i due fuggitivi, non sono stati in grado di fornire spiegazioni. Alla luce dei fatti, come previsto dalla legge, i due pregiudicati, uno dei quali disoccupato, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli. Inoltre il veicolo risultava privo della copertura assicurativa, pertanto veniva sottoposto a sequestro amministrativo. L’attività di prevenzione posta in essere dagli uomini del Commissariato di Chioggia, ha probabilmente troncato sul nascere i cattivi propositi dei due pregiudicati padovani.